Ulcere Vascolari
L’ulcera cutanea vascolare è una lesione della cute con scarsa tendenza alla guarigione spontanea, di comune riscontro agli arti inferiori e secondaria a una patologia vascolare sottostante.
Le ulcere vascolari colpiscono l’1-2% della popolazione adulta:
- 75% sono dovute a patologia venosa cronica;
- 10% ad arteriopatia obliterante;
- 10% sono a genesi mista (venose-arteriose);
- 5% sono secondarie ad altre cause.
Quindi le ulcere cutanee di origine venosa sono le più frequenti.
La percentuale di pazienti affetti da ulcere venose aumenta con l’aumentare dell’età: circa il 3-4% della popolazione con più di 65 anni ha un’ulcera venosa; ne sono colpite in misura maggiore le donne (rapporto 1,6:1 con gli uomini). Alla base della loro formazione c’è l’ipertensione venosa causata dal reflusso di sangue dal circolo venoso profondo verso quello superficiale.
La sedentarietà,l’obesità , le gravidanze multiple, gli episodi pregressi di trombosi venosa profonda e i traumi sono i principali fattori di rischio delle ulcere venose. La presenza di una grossa safena dilatata lungo la faccia mediale del polpaccio, la comparsa di piccole vene violacee sulla faccia mediale del malleolo sono evidenti segni di una patologia venosa. L’anamnesi del paziente è quindi fondamentale per fare diagnosi eziologica dell’ulcera basandosi sul suo aspetto clinico.
Le ulcere venose interessano di solito la regione sovramalleolare e si presentano poco profonde, con il fondo coperto da fibrina ed essudanti (umide) al contrario delle ulcere arteriose che interessano di solito le dita del piede, sono molto profonde (alcune volte con esposizione dell’osso) e non essudanti.
Nel caso delle ulcere di origine venosa l’arto si presenta caldo, arrossato ed edematoso, il dolore inoltre aumenta in posizione seduta o in piedi.
È importante quindi valutare dapprima le condizioni generali del paziente, eseguire poi esami strumentali adeguati (eco color doppler) al fine di curare l’eventuale malattia di base, infine valutare l’estensione, la profondità e lo stato d’infezione dell’ulcera, effettuando un esame colturale con antibiogramma ,per scegliere la terapia più efficace e breve per la guarigione.
Il trattamento di scelta delle ulcere venose è la terapia compressiva associata a medicazioni. Lo scopo della medicazione è quello di preparare il letto dell’ulcera alla cicatrizzazione e prevede 4 fasi:
- Detersione con acqua fisiologica;
- Disinfezione con betadine;
- Debridement: rimozione dei depositi di fibrina e dei tessuti necrotici;
- Medicazioni avanzate: in grado di mantenere un microclima sufficientemente umido, attraverso la gestione dell’essudato, tale da stimolare i processi proliferativi e la granulazione.
Dopo aver ottenuto una preparazione del letto della ferita si può procedere con innesti di cute autologhi o di tessuti bioingegnerizzati dermo-epidermici per migliorare il risultato estetico delle ferite.
Prevenzione
Il primo passo per la prevenzione delle ulcere venose è il trattamento dell’insifficienza venosa, che in alcuni casi può essere chirurgico. È importante inoltre modificare alcune abitudini di vita; in particolare utilizzare regolarmente le calze elastiche, perdere peso (in caso di obesità) e fare regolarmente un po’ di attività fisica (per esempio camminare o nuotare).