Trattamento ipersudorazione

Trattamento di ipersudorazione: cause e rimedi

L’ ipersudorazione o iperidrosi colpisce i cavi ascellari, il palmo delle mani e la pianta dei piedi.

Si ha una forma “primaria” di iperidrosi che ha una causa ancora sconosciuta ed una forma secondaria che dipende da disturbi fisiologici interni (obesità,infezioni, neoplasie maligne, disfunzioni della tiroide, diabete mellito e altre malattie endocrine) o da problemi neurologici (sia del sistema nervoso centrale sia di quello autonomo o periferico)

La sintomatologia è rappresentata solo dall’aumento di sudorazione che, in alcuni casi, arriva a tingere i vestiti con aloni di sudore (cromoidrosi), oppure, più frequentemente, è maleodorante (bromidrosi).

La diagnosi si fa principalmente attraverso un’accurata anamnesi, ed è inoltre possibile eseguire il test di Minor (prova amido-iodio), che consiste in una soluzione di iodio che viene applicata sulla zona sudata dopo averla asciugata. Dopo l’essiccazione, la zona viene cosparsa con polvere di amido e diventa di colore blu scuro-nero se è intensamente sudata. Questo test non aiuta tanto a quantificare il sudore, ma a identificarne la localizzazione e quindi le aree di maggiore produzione.

La tossina botulinica è utilizzata da alcuni anni con buoni risultati: si tratta della tossina del batterio Clostridium Botulinum, che provoca un blocco a livello delle sinapsi (interfaccia ghiandola sudoripara e sistema nervoso autonomo), arrestando il rilascio dell’acetilcolina che funge da neurotrasmettitore.

Questa terapia, che non ha controindicazioni né effetti collaterali, viene iniettata ambulatorialmente sottocute mediante tante micro-iniezioni distanziate di circa 1,5 cm a livello del cavo ascellare o del palmo della mano o della pianta dei piedi.

 

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